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Afghanistan: lurgenza di una strategia politica diversa
Le Ong di LINK 2007 hanno presentato alle Commissioni Esteri della Camera e del Senato un documento di analisi sulla situazione afghana. Ecco la sintesi
di Paolo Manzo
Con il dibattito parlamentare sul decreto di finanziamento delle missioni internazionali di pace, torna all?attenzione della politica la situazione in Afghanistan, con i suoi problemi irrisolti e la presenza militare di quaranta paesi: situazione che pone seri interrogativi all?Italia e alla Comunità internazionale.
Le Ong di LINK 2007 hanno presentato alle Commissioni Esteri della Camera e del Senato un articolato documento di analisi, valutazione e proposta elaborato da Nino Sergi, Segretario Generale di INTERSOS, una delle Ong associate a LINK 2007.
Gli interrogativi e le principali proposte del documento possono riassumersi in:
– l?esigenza di chiarezza sulla presenza internazionale in Afghanistan: perché?, con quale mandato e quali obiettivi?, quale strategia politica?, quali modalità?, quale uso della forza?, quale comando e quali strumenti operativi?;
– l?urgenza di una nuova strategia condivisa e coordinata che, pur continuando a garantire la necessaria forza militare di stabilizzazione e sicurezza, affermi il primato dell?iniziativa politica e dell?azione di cooperazione civile, di risposta ai bisogni e di ricostruzione del paese;
– la sicurezza, la difesa e la tutela degli individui, lo stato di diritto, la fine dell?impunità;
– il rafforzamento della società civile nelle sue espressioni organizzate, che hanno dato prova di sapere incidere sulla società e nella soluzione dei problemi;
– il recupero politico e il coinvolgimento di buona parte dei taliban;
– l?indispensabile distinzione tra la dimensione umanitaria e quella militare;
– l?adozione di strategie condivise per contenere gli effetti devastanti della produzione dell?oppio;
– la fine dell?operazione di guerra Enduring Freedom e la piena unificazione dell?azione militare per ricondurla sotto l?egida dell?Onu e del governo afgano;
– il consolidamento, la formazione e l?ampliamento di esercito e polizia nazionali, anche come unica alternativa alla permanenza prolungata delle forze straniere;
– la necessità di una conferenza internazionale per adottare una ?strategia di successo?, con il coinvolgimento delle diverse identità afgane e dei paesi centro-asiatici.
Sono, questi, alcuni dei punti che vengono articolati nel documento. Una strada, quella che indicano INTERSOS e LINK 2007, che deriva dalla realtà dell?Afghanistan come la conosciamo e viviamo insieme ai nostri partners afgani, difficile ma non impossibile, che richiede impegno, coerenza e intelligenza politica. Pronti a discuterne con chiunque intenda affrontare questa temi con serietà e senza pregiudizi.
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